Edizioni Sant'Antonio ( 12.03.2018 )
€ 19,80
Raimondo della Torre, divenuto patriarca di Aquileia nel 1273, diede avvio a una riforma della società: trasformò in concrete azioni di «buon governo» le idee di Bonaventura sulla servitus vista come innaturale, in controtendenza rispetto al pensiero dominante dell’epoca appoggiato invece da Tommaso e da Alberto Magno. Il patriarca Raimondo non solo promosse la liberazione dei servi di masnada, ma li accolse nella Chiesa di Aquileia dando loro un lavoro e trasformandoli in ministeriali. La riforma della società si accompagnò ad una riforma della Chiesa: convocò un concilio provinciale ad Aquileia (1282) che vide la partecipazione di 14 vescovi suffraganei (o dei loro rappresentanti) provenienti da Veneto, Trentino e Istria. Il concilio promulgò undici canoni riguardanti la disciplina del clero e dei fedeli; ribadì la libertà della Chiesa dalle ingerenze dei laici e sancì pene severe per coloro che fossero coinvolti nel rapimento dei vescovi e dei prelati. L’opera è corredata dall'edizione critica degli atti del concilio di Aquileia, studiati, commentati e messi a confronto con le costituzioni del cardinal legato Latino Malabranca.
dettaglio del libro: |
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ISBN-13: |
978-620-2-00092-5 |
ISBN-10: |
6202000929 |
EAN: |
9786202000925 |
lingua del libro: |
Italiano |
Da (autore): |
Luca Demontis |
Numero delle pagine: |
108 |
Pubblicato il: |
12.03.2018 |
Categoria: |
Medioevo |